Operazione 4.2.1
Trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli
Focus Area 3A: Migliorare l’integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare
attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali,
le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali
Ampliamento piano interrato Cantina Aldeno e potenziamento Cabina elettrica
La storia della viticoltura aldenese risale ad alcuni secoli fa, i primi produttori locali iniziarono ad investire sul vino Aldeno già dal 1910, data ufficiale dell’inizio della storia di Cantina Aldeno così come è giunta ai giorni nostri.
Situata sulla sponda del fiume Adige, a poco meno di 10 km a sud-ovest di Trento, Cantina Aldeno, prendendo il nome dall’omonimo paese, estende i propri vigneti su di un territorio variegato, passando dal fondovalle alle pendici del monte Bondone fino alla quota di 830 mt, garantendo sempre una qualità delle uve elevata.
L’antica tradizione enologica che contraddistingue Cantina Aldeno ha saputo sapientemente combinarsi con l’impegno ad aggiornare nel tempo tecnologie e impianti di lavorazione. Ancora oggi accanto ai lucidi tini di acciaio e alle barriques, troneggiano gli antichi fusti di rovere per l’invecchiamento dei migliori vini rossi.
La Cantina si sta muovendo in maniera innovativa verso mercati emergenti ed in continua espansione partendo dalla salvaguardia del territorio e di chi convive in esso e per questo ha deciso, grazie al programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Provincia Autonoma di Trento, di ampliare la cantina nella parte interrata per poter implementare e diversificare la produzione dei vini di qualità come quelli affinati in legno, il Trentodoc con l’inserimento in gamma di un rosé e di un bio destinato a riserva, di nuovi Biologici come Muller Thurgau e Solaris. I nuovi prodotti sono da considerarsi innovativi. La nuova struttura viene realizzata in rispetto del sedime esistente in quanto sottostante al piazzale di proprietà dell’azienda. Il locale interrato, che avrà il pavimento a quota -7 metri rispetto al piazzale esistente e sovrastante, avendo una soglia termica di base più bassa ed in parte naturalmente isolato, permette una adeguata conservazione sia dello spumante che dei vini affinati in legno, in un reparto appositamente dedicato che avrà temperatura e umidità costanti e ideali in modo naturale.
Questa compartimentazione oltre a permettere di valorizzare con una corretta conservazione i prodotti finali consente una notevole riduzione dei consumi di energia elettrica per il controllo di temperatura e umidità godendo di condizioni termiche e ambientali più stabili e consone all’affinamento tant’è che si è pensato di non strutturala con impianto di condizionamento. Oltre all’ampliamento del piano interrato sarà potenziata la cabina elettrica con 2 trasformatori da 630 VKA cadauno che consentirà alla cantina di usufruire di tutto il potenziale in contemporanea, di lavorare con maggior sicurezza e qualità, con costi per la fornitura elettrica minori in quanto non si andrà a sforare il consentito con conseguente maggiorazione di costo. Inoltre come tecnicamente dimostrato le interruzioni improvvise di energia elettrica comportano danni alle attrezzature usurandole e danneggiandole anzitempo; ciò con il potenziamento è sicuramente evitato. Altro effetto importantissimo sulla qualità del prodotto finale è sicuramente la velocizzazione delle operazioni di incantinamento e pigiatura consentite da una più snella ed efficiente operatività supportata dal potenziale di fornitura di energia elettrica. Non di meno ciò consente di poter introdurre in cantina nuove attrezzature per adeguarsi agli standard produttivi moderni.
Spesa ammessa a contributo Euro 986.300,00
Importo Contributo (40%) Euro 394.520,00
Questo progetto è stato co-finanziato dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
Ristrutturazione straordinaria infissi zona produttiva e acquisto capsulatore
Operazione 4.2.1 – Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei progetti agricoli
Focus Area 3A: Migliorare l’integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali
Importo complessivo investimento Euro 132.710,18
Sostegno ricevuto Euro 42.289,07 di cui:
- Quota UE Euro 18.175,84
- Quota Stato Euro 16.879,26
- Quota PAT Euro 7.233,97
La crescente produzione e commercializzazione del Trentodoc metodo classico necessita oltre che di alta qualità anche di una buona competitività a livello commerciale la quale parte in primis dal contenimento dei costi di produzione, di cui una voce fondamentale è quella pertinente al confezionamento, in particolare la capsulatura. L’acquisto di un nuovo capsulatore a funzioni multiple (spumante e vino fermo sia in termoretraibile che in poli laminato-stagno) permette non solo di ottimizzare la lavorazione del metodo classico ma anche quella dei vini fermi con un occhio alle necessità del breve periodo di sostituire la capsula in plastica (termoretraibile) con quella in poli laminato. L’acquisto è da considerarsi innovativo per Cantina Aldeno che passa da lavoro manuale ad automatizzato per lo spumante con la possibilità di capsulare anche in poli laminato o stagno riducendo prima, e poi eliminando la plastica.
La Cantina necessita di manutenzioni straordinarie alla parte vecchia della struttura in particolare agli infissi che, oltre ad essere vetusti, sono poco performanti per il risparmio energetico in quanto composti da struttura metallica non a taglio termico e pannelli in plexiglass. La manutenzione straordinaria di gran parte degli infissi della zona produttiva con telai in alluminio con profili estrusi ad interruzione del ponte termico e vetrate a doppia camera con intercapedine basso emissiva + gas argon, permetterebbe di avere una riduzione dei costi di energia per il riscaldamento in inverno e di refrigerazione in estate. In sostanza risparmio energetico. Tutto ciò al fine di ottimizzare il risultato finale e garantire al socio maggiori remunerazioni.
Per maggiori informazioni sulle opportunità di finanziamento, visita il sito del PSR http://www.psr.provincia.tn.it/
e della Commissione europea dedicato al FEASR https://ec.europa.eu/agriculture/ruraldevelopment-2014-2020_it
Questo progetto è stato co-finanziato dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
Rifacimento manto copertura coibentato
Operazione 4.2.1 – Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei progetti agricoli
Focus Area 3A: Migliorare l’integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali
Importo complessivo spesa ammessa Euro 422.733,24
Sostegno concesso Euro 169.093,30 di cui:
- Quota UE Euro 72.676,30
- Quota Stato Euro 67.491,90
- Quota PAT Euro 28.825,10
La crescente produzione e commercializzazione del vino fermo e del Trentodoc metodo classico necessita oltre che di alta qualità di una buona competitività a livello commerciale, la quale parte in primis dal contenimento dei costi generali. Sia per la qualità del prodotto finale che per i costi bisogna operare in cantina con il controllo delle temperature mantenendo il tutto sotto la soglia massima di 15° C con ottimale per bianchi e spumanti sul target 10-12° C. Attualmente il controllo delle temperature nel periodo non invernale è fatto con l’ausilio di 2 gruppi frigo, uno posto esternamente con condensatore raffreddato ad aria ed uno interno co condensatore raffreddato ad acqua attinta al pozzo aziendale. Nell’ottica di ridurre i costi di refrigerazione ad oggi si usa il primo nel periodo invernale (temperature più fredde e quindi potere di scambio elevato) e quello raffreddato ad acqua nelle altre tre stagioni potendo contare sull’acqua di pozzo con temperature costanti che fluttuano tra i 14-15°C. La manutenzione straordinaria della copertura permetterebbe di avere una riduzione dei costi di energia per il riscaldamento in inverno e di refrigerazione in estate. In sostanza risparmio energetico e idrico non dovendo usare l’acqua del pozzo
Per maggiori informazioni sulle opportunità di finanziamento, visita il sito del PSR http://www.psr.provincia.tn.it/
e della Commissione europea dedicato al FEASR https://ec.europa.eu/agriculture/ruraldevelopment-2014-2020_it